MagiaDelTurano

MAGIA DEL TURANO

 PUB - PIZZERIA - RISTORANTE - CAMERE

La Cappella privata dell'Immacolata Concezione viene edificata contestualmente al fortilizio della Posta e solo nel 1643 si ha notizia che tale Rosato Leonori Arciprete del castello di Posta, fa erigere al suo interno la cappella della Pietà e dona una casa della famiglia Leonori alla parrocchia. Le condizioni poste erano la celebrazione di 4 S.S. Messe alla settimana e l'insegnamento pubblico ai fanciulli. Non è un caso che da questo momento la chiesa dell'Immacolata Concezione di Posta, inizia a formare i novizi per poi poter proseguire gli studi nell'abbazia di S. Salvatore Maggiore, essendo quest'ultima già sede di seminario diocesano (edificata tra i paesi di Longone Sabino, Vaccareccia, Vallecupola in parte oggi restaurata).
Inizia così una sorta di scolarizzazione pubblica che trova in seguito nel Cardinale Luigi Lambruschini, (1776-1854) Vescovo di Sabina e Segretario di Stato di Papa Gregorio XVI, il prosecutore dell'opera eccellente iniziata dall'Arciprete Leonori. Nell'abbazia nel 1837 arrivarono 15 religiosi Passionisti, che per mancanza di mezzi di sostentamento, non gli fu possibile poter fissare uno studentato in ritiro e furono costretti a riconsegnare l'Abbazia alla diocesi di Rieti (1854). L'Abbazia cessa le sue nobili funzioni, rimanendo da quel momento abbandonata. La parrocchia di Posta annovera tra i suoi prelati oltre al già citato Arciprete Leonori Rosato anche l'Arciprete Alessandrini Giuseppe (riferimento 1789) e l'Arciprete Colombi Angelo (riferimento 1846).
La chiesa dell'Immacolata Concezione fino a pochi anni fa conservava un pregevole organo del Catarinozzi, una volta appartenente al Monastero di S. Agnese di Rieti e nell'ottocento regalato alla Chiesa di Posta (Posticciola) per poi essere trasferito a Roma presumibilmente nella Basilica di San Giovanni Laterano. La Chiesa dell'Immacolata Concezione conserva un gruppo interessante di tele ad olio che sono la riproduzione da importanti modelli pittorici del settecento, cosa molto diffusa regionalmente all'epoca. Una piccola pinacoteca di opere fatte sapientemente restaurare nei giorni nostri dai fedeli della parrocchia di Posticciola.